Gioia, paura, rabbia, tristezza…vivere bene le emozioni non è facile tanto piu’ che occupano un posto importante nella nostra vita.
Normalmente classifichiamo le emozioni in positive o negative, utili o inutili, opportune o inopportune.
La verità è che le emozioni sono neutre e durano circa 3 minuti.
Tutto quello che accade dopo è solo creato dalla nostra mente e attitudine a considerare la situazione positiva o negativa.
Vivere bene le emozioni significa imparare a conoscerle.
Perché tutte le emozioni sono utili e opportune ?
- Rappresentano la mappa di quello che siamo : ciascuno di noi custodice nel cuore le sue emozioni fondamentali.
- Sono una guida per quello che è buono e giusto per noi : un vero e proprio GPS che indica il terreno sicuro e la direzione da prendere.
- Nutrono la nostra motivazione : sono il carburante delle nostre azioni e il motore della riuscita.
Come reagiamo alle emozioni ?
Quando l’emozione è difficile da vivere la prima cosa che facciamo è difenderci con il rifiuto o la fuga.
- Nel rifiuto non accettiamo l’emozione e facciamo finta che non esista
- Nella fuga cerchiamo di rimpiazzare l’emozione non piacevole con un’altra piacevole (per esempio mangiando o comprando qualcosa…)
Ecco i 4 segreti per vivere bene le nostre emozioni:
- Essere nel « Sentire » e in presenza del nostro corpo. Si tratta di entrare nel campo delle sensazioni che ci rimandano un feedback oggettivo e preciso. La sensazione è l’opposto dell’interpretazione dove il cervello elabora e « rimpasta » la realtà rendendoci un feedback « soggettivo ». La sensazione è oggettiva : se tocchiamo il ghiaccio sentiamo freddo…e il feedback è preciso, senza possibilità di essere intepretato. Quando siamo nel campo delle sensazioni siamo in « presenza del corpo ».
Questa capacità si allena: sono utilissime le pratiche di Qi Gong e la meditazione in movimento.
- Dare un nome alle emozioni. Quando sentiamo l’emozione dobbiamo dargli un nome e dire a voce alta « Ho paura, sono arrabbiata… ». In questo caso l’emozione è riconosciuta ed è il primo step per accoglierla nella “presenza del corpo”.
- Capire quale energia muove le nostre reazioni . Non tutti reagiamo alla stessa maniera di fronte alla medesima situazione. Questo dipende dall’energia che domina il nostro carattere. Per esempio se sei “acqua” l’emozione ti è familiare, ma senza argini potresti « annegare ». Devi quindi imparare a costruire i tuoi confini. Se invece sei “metallo” tendi a « tagliare » l’emozione, impedendoti di sentirla, questo ti provoca ansia e tensioni al corpo.
- Essere consapevoli e accettare l’emozione. Capire il meccanismo di reazione ci aiuta a essere consapevoli dell’emozione e a integrarla nel campo delle sensazioni.
« E’ stato illuminante scoprire che sono « acqua » e che tendo a trovare vie di fuga. Questo mi provocava vari scompensi come mancanza di fiducia in me stessa, stanchezza cronica, un senso sotterraneo di tristezza, anche se sono una persona solare. Scoprire la mia energia dominante mi ha aiutata, sin da subito, a rimettermi al centro delle cose e a prendere possesso di quella energia che disperdevo in tutte le direzioni » E’ la testimonianza di P. dopo la consulenza per scoprire la « Forza del tuo carattere »
Ora vorrei farti una domanda
Come ti senti oggi ? Sapresti definirlo ?
Non è facile vero ?
Prenota il posto per 90 minuti di consulenza con me e scopri come funziona la tua energia dominante, il tuo « movimento interiore », che ti aiuterà a vivere bene anche le tue emozioni.